Fin dalla sua costituzione (nella prima metà del XIII secolo) l’Università di Siena è sempre stata consapevole e responsabile del proprio ruolo nella società, dedicando una prioritaria attenzione alla tutela e valorizzazione delle comunità interne (docenti, personale e soprattutto studenti).

Numerose sono dunque le iniziative realizzate in tale direzione anche nell’anno qui preso a riferimento (2019), di cui viene di seguito fornita una sintetica e sommaria rappresentazione differenziata a seconda se relative a docenti e PTA (personale tecnico e amministrativo) oppure a studenti.

 

 

Personale docente e personale tecnico amministrativo

In merito alle iniziative inerenti al personale docente e tecnico amministrativo si rinvia alla documentazione curata dal Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) dell’Ateneo, il quale ha attuato una serie di attività e progetti presenti nel Piano di Azioni Positive (PAP) 2019/2021.

Il PAP è un documento programmatico che ha l’ambizione di istituire iniziative indirizzate a rimuovere gli ostacoli alla piena ed effettiva parità di opportunità tra uomini e donne.

Le azioni proposte rientrano nelle seguenti tematiche:

  • Benessere organizzativo, welfare aziendale e conciliazione dei tempi di vita e lavoro
  • Formazione, comunicazione e sensibilizzazione
  • Pari opportunità e contrasto alle discriminazioni

 

 

Studenti

L’Università di Siena registra più di 15mila studenti iscritti all’A.A. 2019/2020 con una media di circa mille iscritti per ognuno dei suoi 15 dipartimenti.

Gli studenti toscani e provenienti dal centro Italia rappresentano il 66% degli iscritti. L’ateneo risulta attrattivo anche per ragazzi e ragazze di tutta Italia, il 26% provenienti dalle regioni del sud ma anche un 8% dal nord.

Attraverso l’Ufficio Accoglienza Disabili e Servizi DSA, l’Università di Siena è in grado di permettere a più di 200 studenti con difficoltà di accedere alla didattica e ai servizi dell’ateneo, in virtù del concetto di inclusione sociale e abbattimento delle disuguaglianze in ogni sua forma.

L’internazionalizzazione dell’Università di Siena consente l’immatricolazione di circa 400 studenti stranieri all’anno. Il 37% proviene da altri Paesi del continente europeo, un altro 37% dall’Asia, il 21% da Paesi africani, e il 5% dal continente americano.

 

 

Orientamento

Ben consapevole dell’eterogeneità della propria comunità studentesca, avente provenienze, culture, esigenze ed aspettative differenti, numerose, costanti e variegate sono le iniziative di inclusione promosse dall’Ateneo anche nel corso del 2019. Ad esempio:

 

Misure di inclusione di fasce di reddito più deboli

L’Ateneo ha previsto una serie di iniziative – con supporti anche di tipo economico – che agevolano lo studio e che permettono, in maniera diversa e diffusa, di affrontare gli studi. In base ai dati ricevuti, nell’a.a. 2019-2020 n. 3.764 studenti, inclusi quelli iscritti ai corsi di dottorato, hanno ricevuto una borsa di studio. Si tratta di un numero importante che qualifica l’accessibilità dei corsi del nostro Ateneo.

 

 

Misure di supporto per studenti con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)

Attraverso l’Ufficio Accoglienza Disabili e Servizi DSA, l’Università di Siena è in grado di permettere a più di 200 studenti con difficoltà di accedere alla didattica e ai servizi dell’Ateneo, in virtù del concetto di inclusione sociale e abbattimento delle disuguaglianze in ogni sua forma.

 

 

Misure di accoglienza per Studenti rifugiati e richiedenti asilo

L’Università di Siena persegue una serie di azioni in materia di accoglienza ed inclusione degli studenti rifugiati e richiedenti asilo (al 2019 gli studenti rifugiati erano 6).

  • E’ presente dal 2015 l’iniziativa UNISI CARES attraverso la quale un gruppo di esperti dell’Ateneo offre consulenza e supporto informativo e/o formativo, a titolo gratuito, intervenendo a richiesta dei soggetti e delle istituzioni che sul territorio sono in prima linea nelle politiche di accoglienza.
  • L’Ateneo ha aderito (delibera SA 7 gennaio 2019) al network delle Università per la pace promosso dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università italiane) con la finalità di diffondere la cultura e la pratica della pace e di incrementare le ricadute positive delle azioni poste in essere dai membri della rete.
  • Nel 2019, l’ateneo, attraverso il Dipartimento di Scienze politiche e internazionali, partecipa al progetto Erasmus + KA2 Strategic Partnership “Together” che ha come obiettivo quello di promuovere buone pratiche sull’accoglienza degli studenti rifugiati e richiedenti asilo all’interno della comunità accademica.

 

 

Misure di accompagnamento nella lotta alla discriminazione per origine etnica e orientamento sessuale

L’Ateneo ha adottato una serie di misure e di azioni volte a garantire lo sviluppo di pratiche di inclusione anche in materia di discriminazione per origine nazionale, etnica e religiosa o in materia di identità di genere ed orientamento sessuale.

Di particolare rilevanza appare la presenza di un servizio come “Lo sportello d’ascolto” cui chiunque si può rivolgere per supporto personale. Sempre in tema di inclusione si deve sottolineare l’importanza della Carriera ALIAS istituita al fine di garantire alle studentesse e agli studenti in transizione di genere di poter vivere in un ambiente di studio sereno e attento alla tutela della privacy, attraverso l’attivazione del doppio libretto.

Nell’ottica di favorire l’inclusione si possono citare alcune attività di formazione nell’ambito delle soft skills, organizzate dal Santa Chiara Lab in collaborazione con alcuni Dipartimenti e con l’Associazione Alumni. Nel 2019 si possono ricordare i percorsi quali:

  • il Master Executive dal titolo Global governance, inter-cultural relations and peace-process management, organizzato in collaborazione con l’Associazione Rondine Cittadella della Pace;
  • il Summer Camp (21-26 ottobre 2019) nell’ambito delle azioni del progetto STAR (Standing Together Against Racism), cofinanziato dal programma europeo ERASMUS+ KA3;
  • le attività svolte in Ateneo all’interno del progetto FORWARD finanziato dal MIUR e volto a prevenire i fenomeni di radicalizzazione e a supportare l’integrazione attraverso la formazione, la ricerca e lo sviluppo di strategie community-based;
  • il percorso di formazione “Il valore della diversità” (organizzato nel 2019, poi svoltosi all’inizio del 2020), un ciclo di incontri e laboratori online, per approfondire stereotipi e pregiudizi legati al genere, etnia/provenienza, orientamento sessuale e disabilità, e condividere pratiche inclusive. Sullo stesso piano si può ricordare il percorso di formazione “Progettare nel rispetto dei diritti umani” organizzato in collaborazione con UNICEF Italia.